- 5 Settembre 2019
- Posted by: Andrea Maietti
- Categoria: Consulenza
L’Unità di informazione finanziaria per l’Italia – UIF istituita presso la Banca d’Italia, ha di recente emanato un provvedimento indirizzato agli istituti di credito operanti in Italia, in attuazione di quanto previsto dall’art. 47, comma 1, del decreto antiriciclaggio (d.lgs. n. 231 del 2007 così come modificato dal d.lgs. n. 90 del 2017).
Si tratta delle cosiddette comunicazioni oggettive, nuove rilevazioni che prevedono l’obbligo da parte degli istituti di credito di segnalare all’UIF, con decorrenza settembre 2019 e con cadenza mensile, i dati relativi ad ogni movimentazione di denaro contante di importo pari o superiore a 10.000 euro, eseguita nel corso del mese solare […] anche se realizzata attraverso più operazioni singolarmente pari o superiori a 1.000 euro. Le istruzioni precisano che per l’individuazione delle operazioni da comunicare non va effettuata la compensazione con operazioni con segno opposto, pertanto la soglia vale indistintamente per prelievi e incassi.
Queste informazioni andranno ad aggiungersi ai dati che la UIF già riceve regolarmente, in modo da affinare le proprie analisi volte al contrasto del finanziamento al terrorismo e del riciclaggio.
Lo scambio di dati è volto anche al contrasto dell’evasione fiscale. I dati trasmessi saranno condivisi con il nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza e potenzialmente consultabili dall’Agenzia delle Entrate. I nuovi dati si vanno così ad aggiungere ai dati notizie e documenti che gli Uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate possono richiedere agli istituti di credito, previa autorizzazione del Direttore Regionale dell’Agenzia, anche qualora non sia stata già avviata una attività istruttoria (art. 32 del DPR 600/1973).
Contattaci per conoscere quali sono i poteri del fisco sull’utilizzo dei dati finanziari, su chi ricade l’onere della prova in caso di accertamento e quali sono le sanzioni applicabili.
Andrea Maietti